Oggi ci sono molte novità interessanti dal fronte di Kursk.
Qui, la battaglia per Kruglenkoe ha raggiunto una nuova e brutale fase, poiché i russi hanno finalmente deciso di fornire supporto di fuoco ai loro alleati nordcoreani. Tuttavia, le forze avanzanti, concentrate in un unico punto, sono state rapidamente colpite da un devastante fuoco di munizioni a grappolo HIMARS, poiché gli ucraini sono riusciti a attirare i nordcoreani in una trappola.

Dopo una serie di attacchi falliti a ondate da parte delle forze nordcoreane, la conquista di Kruglenkoe rimane la massima priorità per la controffensiva russa. Controllare Kruglenkoe consentirebbe ai nordcoreani di esercitare il controllo di fuoco sulla principale via logistica che rifornisce le forze ucraine a Novoivanovka, minacciando così le loro retrovie. Questo metterebbe a rischio di accerchiamento i difensori ucraini, costringendoli potenzialmente a ritirarsi e aprendo la strada a una svolta russa a Novoivanovka. Inoltre, il controllo di Novoivanovka e Kruglenkoe permetterebbe a russi e nordcoreani di lanciare un assalto diretto su Malaya Loknya, isolando una porzione significativa del saliente di Kursk.

Nonostante le pesanti perdite subite, i nordcoreani sono riusciti a ottenere un punto d’appoggio nella foresta a nord di Kruglenkoe grazie alla loro superiorità numerica. Il controllo di questa grande foresta offre loro un notevole vantaggio tattico, consentendo di radunare e nascondere le truppe in preparazione per un attacco più a sud. In confronto, le forze ucraine sono limitate a piccoli boschetti vicino a Kruglenkoe, una situazione che rappresenta un chiaro svantaggio tattico.

Tuttavia, a causa delle scarse competenze dei soldati nordcoreani, questi non sono stati in grado di nascondersi adeguatamente o di stabilire posizioni difensive efficaci. Ciò li ha resi altamente vulnerabili agli attacchi di artiglieria ucraina, ai droni e ai raid mirati, causando gravi perdite e arrestando di fatto la loro avanzata. Questo ha spinto i generali russi a rendersi conto che dovevano intervenire per sostenere i loro alleati nordcoreani, non solo per evitare la distruzione totale delle loro forze, ma anche per mantenere il punto d’appoggio tattico nella foresta. Le forze ucraine nell’area hanno segnalato un significativo aumento delle operazioni di artiglieria russa, con l’aviazione russa che ha sganciato fino a quaranta bombe guidate al giorno sulle posizioni ucraine intorno a Kruglenkoe.

Le posizioni ucraine lungo le strette linee alberate, con spazio limitato per nascondere le truppe o stabilire difese efficaci, le hanno rese altamente esposte ai bombardamenti russi. Tuttavia, gli ucraini hanno colto un’opportunità tattica in questa vulnerabilità. Hanno capito che, abbandonando queste posizioni, le forze nordcoreane avanzanti avrebbero inevitabilmente affrontato le stesse difficoltà.

Ritirandosi, gli ucraini hanno spinto i nordcoreani nella stretta valle, dove il terreno limitato ha ostacolato la loro strategia basata sul numero, costringendoli a raggrupparsi. I combattenti ucraini hanno monitorato attentamente i movimenti dei nordcoreani, trasmettendo poi le coordinate agli operatori HIMARS, che hanno caricato i loro sistemi con munizioni a grappolo. Il risultato è stato catastrofico per i nordcoreani: i missili ucraini hanno devastato le unità d’assalto ammassate, lasciandole senza spazio per manovrare o ritirarsi. I filmati delle conseguenze degli attacchi mostrano che la valle si è trasformata in una vera e propria zona di morte e che l’attacco nordcoreano è stato schiacciato in modo decisivo.

In generale, gli ucraini hanno sfruttato gli attacchi concentrati e disorganizzati dei nordcoreani, attirandoli in un’area ristretta della valle con poco spazio per manovrare, distruggendo efficacemente l’intero gruppo d’assalto con grande efficienza. La ritirata tattica non solo ha minimizzato le perdite ucraine, ma ha anche ribaltato la situazione sui nordcoreani, infliggendo pesanti perdite e bloccando la loro avanzata. Curiosamente, l’agenzia di intelligence sudcoreana ha recentemente riferito che i nordcoreani hanno subito oltre un migliaio di perdite solo nella prima settimana di operazioni offensive a Kursk. I disastri continui causati dagli attacchi ripetuti e fallimentari dei nordcoreani probabilmente li costringeranno presto a sospendere tutte le operazioni offensive per riorganizzarsi e recuperare, ritardando ulteriormente la loro avanzata.

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